Una volta saró stregha, una maga magica, e con mio gatto nero
In mio cappello grando, volaro sul cielo oscuro Ulularo attraverso la notte, nessuno potra fermarmi
E ridero, ridero, che ridero! Ci sará tante risa in ogni momenti
Frullaro, ballaro fra le stelle, mentre essere sulla mia scopa
Dopo un lampo, e spariro di botto, non saró giá
Mamma mia, che burla! Accidenti! Un bambino potra vedermi! ...ci passeggiara con suo padre alla strada, e gridara mentre levara sua testa nello alto:
-Guarda, papa, ho visto una stregha, di lá, sopra!-Eh, mio piccolino caro! Te guardi favoli sovrabbondanti alla casa!
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